Che il maiale fosse tenuto in grande considerazione per assicurare una provvista alimentare garantita per tutto il corso dell’anno, è dimostrato dal fatto che ancora oggi in Calabria questa cultura è profondamente radicata. Infatti nelle famiglie contadine, ma spesso anche in quelle di città che trovano nell’occasione una maniera per riaccostarsi a rituali antichi, non è scomparsa la consuetudine di ammazzare il maiale nei mesi invernali per farne salsicce, sopprassate e capicolli. La macellazione del maiale equivale ad un vero e proprio rito in cui il maiale è¨ l’oggetto del sacrificio e le famiglie ne prendono occasione per una festa domestica. La macellazione avviene dopo aver provveduto a somministrare all’animale nel corso dell’anno alimenti appetibili a base di ghiande, fave, ceci, panicolo o granturco, lupini, farinaccio, versati di volta in volta nello “shifo”o trogolo, e ritenuti dall’esperienza contadina elementi essenziali di nutrimento per assicurare la prerogativa del sapore squisito alla carne suina. Durante il rito ogni casa in cui si macella è aperta ad amici e parenti, insieme ai quali si banchetta con le carni fresche e con residui della lavorazione. Niente del maiale viene scartato, dalla testa alla coda, dallìinterno all’esterno; le varie combinazioni di carne suina con erbe aromatiche forniscono assaggi assai gustosi con sfumature diverse. Il maiale, una volta ammazzato viene selezionato per preparare dalla carne magra gli insaccati e dal grasso lo strutto che può essere sostitutivo dell’olio, e anche utilizzato per ricavare il sapone con l’aggiunta di potassio e cenere. Il Capicollo

Il Capicollo
E’ ricavato da una parte speciale del maiale situata tra capo e collo, dalla quale appunto prende il nome. E’ dunque un pezzo intero del maiale oculatamente salato e aromatizzato, legato a mano con stecche di canne. La sua lunga stagionatura e, soprattutto, la naturale dosatura tra grasso
e magro, omaggiano il capicollo di quel tipico sapore originale

A Supprassata
Prodotto di primo ordine per la rigione Calabria, la rendono specialmente appetibile la presenza di carni scelte di suino, coscia di maiale con aggiunta di pancetta tritata e grana grossa, e l’intenso profumo del peperoncino calabrese
U buccularo
Ricavato dalla guancia del maiale, è un prodotto particolarmente grasso ma in compenso molto saporito. E’ facoltivamente
pennellato da pepe nero o peporoncino rosso piccante. La sua naturale destinazione è la gastronomia, aggiunge infatti sapore a molti piatti calabresi.